Monopoli è oggi una città di quasi 50mila abitanti, uno dei porti più attivi e popolosi della Puglia. È situata lungo la costa adriatica, a poco più di 40 km a Sud-Est di Bari.
Il suo nome deriverebbe dal greco “Monos-polis” che significa “Città unica”. Il suo stemma (tre rose bianche su fondo rosso) simboleggerebbe la fede cristiana dei monopolitani (tre rose bianche) difesa con il sangue sul campo di battaglia (fondo rosso).
Il borgo antico di Monopoli oggi si presenta di impianto medioevale, ma le origini della città sono ben più lontane nel tempo. Resti di capanne preistoriche (XVI sec. a.C.) sono stati rinvenuti in più punti della città, dalle fondamenta della Cattedrale e del Castello sino a Piazza Palmieri, nonché lungo le mura di cinta.
Monopoli in origine è stata una fortezza messapica (V sec. a.C.) dotata di un importante porto, circondato da poderosa mura di fortificazione. Dell’epoca romana (I sec. a.C.) sono ancor oggi visibili la grande porta fortificata con corpi di guardia, inglobata tra le fondamenta del Castello, ed alcune tombe tra i resti della cripta della Cattedrale.
Da piccola città-fortezza, è nel Medioevo che Monopoli diventò un vero e proprio centro urbano grazie ad un sostanziale incremento demografico dovuto alla migrazione degli abitanti della vicina città di Egnazia, iniziata nel 545 d.C. con la parzialmente distruzione da parte di Totila, re dei Goti, e proseguita sempre più massiccia nei secoli successivi. Nel X secolo Monopoli divenne un importante centro commerciale, grazie al suo porto, il più grande tra Bari e Brindisi, crocevia di viaggi tra la Puglia e l’Oriente.
Numerosi i popoli che si sono succeduti al comando della città, fiorente e dunque molto ambita: Bizantini, Normanni, Angioini, Aragonesi, Veneziani e Francesi. Celebre è l’assedio del 1529 ad opera degli spagnoli, cui Monopoli resistette eroicamente per ben tre mesi, con l’aiuto dei soldati veneziani, per poi essere pacificamente ceduta a Carlo V d’Asburgo. Ed è proprio all’imperatore spagnolo che è profondamente legata l’architettura del borgo antico e non solo, a partire dal Castello Carlo V per passare alle possenti mura di cinta della città ed all’efficace sistema di torri costiere (Torre Incina, Torre D’Orte, Torre Cintola, Torre S.Giorgio, Torre Egnazia). Per far fronte alle numerose scorribande di turchi e saraceni, anche l’Abbazia di Santo Stefano, a Sud della Città, fu trasformata in un castello a difesa del territorio.
La dominazione spagnola si protrasse sino al 1713, quando subentrò quella austriaca, che durò solo pochi anni, perché nel 1734 i Borbone si insediarono a Napoli, alla guida del Regno. Forte, dunque, è stata l’influenza della cultura partenopea a Monopoli e numerose furono le maestranze giunte direttamente da Napoli o di scuola napoletana che hanno plasmato e dato vita ai principali monumenti della città, di evidente epoca barocca: dalla Cattedrale della Madonna della Madia con i sui preziosi marmi policromi, all’imponente Palazzo Palmieri, passando per le innumerevoli aggiunte barocche effettuate in diverse chiese della città, senza trascurare le tantissime opere d’arte di gran pregio conservate in diversi edifici di culto e nel Museo Diocesano di Monopoli.
Alla fine del Settecento Monopoli era una città in grande espansione ed il borgo antico, delimitato dalle mura di cinta cinquecentesche, non era più in grado di offrire spazi idonei alla popolazione in sovraffollamento. Si decise allora di abbattere una porzione di mura per costruire la “nuova Monopoli” con una grande piazza di forma rettangolare, Piazza Vittorio Emanuele II, attorno alla quale sorsero palazzine secondo una disposizione a scacchiera tipica dello schema urbano rigidamente geometrico, noto come “Murattiano”. Il quartiere murattiano è dunque l’area “moderna” ed “ordinata” della città, caratterizzata da larghe vie fiancheggiate da palazzine con eleganti portali e balaustre, in forte contrasto con le strette e caotiche vie del borgo antico.
Oggi, però, è proprio questo contrasto tra il “vecchio” ed il “nuovo” borgo che accresce la bellezza della città di Monopoli, così diversa, affascinante, capace di stupire il visitatore con scorci sempre nuovi ed inediti.